venerdì 5 novembre 2010

Consegnati in Vaticano gli Atti della Causa di canonizzazione di don Caputo


È ormai a tutti noto che il 25 luglio scorso è stata chiusa la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio don Ruggero M. Caputo, figlio spirituale di mons. Dimiccoli. In quella circostanza la Cattedrale di Barletta ha assistito a una numerosa partecipazione di sacerdoti, di religiose e di figli e figlie spirituali del Servo di Dio, nonché di un cospicuo numero di cittadini. Nel breve lasso di tempo di un anno di intenso lavoro sono state celebrate novantasei sessioni durante le quali i membri del Tribunale, i sacerdoti don Filippo Salvo, don Vincenzo Misuriello e la sig.ra Grazia Doronzo, appositamente designati dall’Ordinario, sono stati impegnati ad ascoltare ottantacinque testimoni (di cui cinque Presuli), quasi tutti “de visu”, che hanno deposto sulla vita santa di don Ruggero. Il Tribunale, validamente coadiuvato dal Postulatore della Causa, il canonico don Sabino Amedeo Lattanzio, unitamente ai membri della Commissione Storica, composta da mons. Giuseppe Asciano, don Vito Carpentiere e don Giovanni Cafagna, ha anche raccolto e classificato gli scritti e i documenti del Servo di Dio. Nel frattempo madre Anna Maria Cànopi, abbadessa dell’Abbazia Benedettina “Mater Ecclesiæ” dell’Isola San Giulio (No), padre Francesco Neri, ministro provinciale OFM Cap. di Bari, e don Giuseppe Tupputi, professore di Teologia Dogmatica presso il Seminario Interdiocesano di Potenza e nell’I.SS.R. dell’arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, nominati Teologi censori dall’ordinario diocesano, mons. Pichierri, hanno espresso il loro giudizio circa l’ortodossia degli scritti dello stesso Servo di Dio. Tutta la documentazione raccolta durante l’Inchiesta Diocesana, sia in originale che nelle altre due copie o transunti, scrupolosamente autenticate dal Notaio, è stata depositata in tre casse distinte, chiuse e sigillate.
In data 17 agosto i due Transunti sono stati tradotti a Roma dal Postulatore don Lattanzio, presso la Cancelleria della Congregazione delle Cause dei Santi e recepiti da mons. Marcello Bartolucci, sottosegretario della medesima Congregazione. Al momento della consegna era presente anche il redentorista barlettano padre Vito Lombardi. Dopo questo ulteriore e importante passaggio, la nostra Chiesa diocesana attenderà dal Dicastero Vaticano il decreto della validità giuridica dell’Inchiesta. Sulla base di questi Atti, riconosciuti “validi”, verrà poi preparata la cosiddetta Positio, cioè il dossier che deve dimostrare definitivamente l’eroicità della vita e delle virtù, nonché la fama di santità di don Ruggero Caputo. A Positio conclusa e consegnata, succederanno essenzialmente due sessioni di esame: il Congresso peculiare dei consultori teologi e la Congregazione ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi. Quindi il Santo Padre, in una speciale udienza concessa al Cardinale Prefetto della stessa Congregazione, interverrà per ratificare quanto presentatogli a riguardo del Servo di Dio, che, da quel momento, assumerà il titolo di Venerabile. Un “segno dall’Alto”, cioè un miracolo, accorcerà i tempi, facendoci vedere quanto prima don Ruggero Caputo agli onori degli Altari. Per questo è necessario da parte di tutti noi intensificare la nostra preghiera, far conoscere il Servo di Dio a più persone possibili e farlo pregare. Intanto tutti siamo convinti che il suo primo “miracolo” sia stato la sua vita santa.

S.L.


TESTO E IMMAGINE TRATTI DA: www.dioeifratelli.it

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